Il senso di calore che avvertii la prima volta che tenni un libro in mano, prima ancora di aprirlo, non mi ha mai abbandonato. Cominciai a leggere voracemente, tutto e di tutto, e poco dopo aver finito un libro ne iniziavo un altro. Passavo da Beatrix Potter a A.A. Milne e a J.D. Salinger; da Harold Robbins a Hemingway e Dostoevskij; da Anna Frank a John Steinbeck e Proust; da Leon Uris a Isaac Bashevis Singer e Gertrude Stein, ad infinitum. Ero entrata in una compagnia di sconosciuti, e da allora ho sempre seguito il cammino che hanno tracciato per me. I loro pensieri mi hanno condotto a scoprire altri significati nei miei. Mi ha sempre colpito come un libro parli all'altro, ampliandone il significato.