Io mi dico... qualche volta, Clov, bisogna che tu riesca a soffrire meglio di cosi, se vuoi che si stanchino di punirti... un giorno. Mi dico... qualche volta, Clov, bisogna che tu sia presente meglio di cosi, se vuoi che ti lascino partire... un giorno. Ma mi sento troppo vecchio, e troppo lontano, per poter formare nuove abitudini. Bene, e allora non finira proprio mai, non partiro proprio mai. (Pausa). Poi, un giorno, all'improvviso, ecco che finisce, che cambia, io non capisco, ecco che muore, o forse sono io, non capisco neanche questo. Io lo domando alle parole che restano... sonno, risveglio, sera, mattina. Ma loro non sanno dirmi niente. (Pausa). Apro la porta del capannone e me ne vado. Sono talmente curvo che vedo solo i miei piedi, se apro gli occhi, e tra le gambe un po' di polvere nerastra. Mi dico che la terra si e spenta, benche io non l'abbia mai vista accesa. (Pausa). E facile andare. (Pausa). Quando cadro, piangero di gioia.