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Sogno alberi che gelavano, che esplodevano nella notte; sogno lupi al galoppo lungo un crinale e labirinti in miniatura sotto la neve. Forse, penso in seguito, erano in realta i sogni degli insetti, che percorrevano l'aria gelida tra lui e loro lungo fili invisibili. Forse erano li da sempre e solo ora riusciva a sintonizzarcisi, come se si trovasse ancora sulla spiaggia e vagasse tra le frequenze con la radiolina a onde corte. I sogni da letargo degli insetti: cristalli di ghiaccio sotto l'esoscheletro, dentro i minuscoli organi, il sangue sospeso in filigrane, coroncine, diademi. Ognuno a sognare il giorno in cui sarebbe arrivato il disgelo, in cui il sole li avrebbe raggiunti nel tronco o bozzolo o galleria e li avrebbe accesi come una lampada.