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"Il mondo nero cresceva davanti ai miei occhi, e per la prima volta capivo che quel mondo non era solo il negativo di quello della gente che si crede bianca. L'"America Bianca" e un'organizzazione schierata a difesa del suo potere esclusivo per dominare e controllare i nostri corpi. Talvolta si tratta di un potere esercitato in modo diretto (con il linciaggio), altre in modo piu insidioso (con la discriminazione). Ma in qualunque forma si manifesti, la forza di dominazione ed esclusione e centrale nel credersi bianchi, e senza di essa "la gente bianca" non avrebbe piu ragione di esistere. Senz'altro ci saranno sempre individui con i capelli lisci e gli occhi chiari, come sempre sono esistiti nella storia. Tuttavia alcuni di loro, pur avendo capelli lisci e occhi chiari, sono stati "neri", e cio fa tutta la differenza tra il loro mondo e il nostro. Non siamo stati noi a scegliere gli steccati. Ci sono stati imposti dai colonialisti della Virginia, ossessionati dall'idea di rendere schiavi quanti piu americani possibile. Sono loro che hanno tirato fuori la regola della "singola goccia di sangue", in modo da separare i "bianchi" dai "neri", pur sapendo che anche alcuni dei loro figli dagli occhi azzurri in questo modo sarebbero vissuti con la frusta addosso. Il risultato e un popolo, quello nero, che incarna tutte le possibili variazioni fisiche e la cui storia rispecchia tale varieta. Grazie alla Mecca riuscii a capire che eravamo, nella nostra dimensione di segregazione politica, un popolo cosmopolita. La diaspora nera non era soltanto il mondo dei neri, ma per molti versi, il mondo occidentale stesso."