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Un tempo pensavo che la morte potesse essere nascosta da qualche parte sul nostro corpo. Acquattata dietro la pupilla come una moneta, infilata sotto un'unghia, allacciata attorno a un polso. Una scheggia scura, affilata; una pallottola pallida, libera. Una cosa diversa per ogni persona. La durata di ogni vita predefinita. Il giorno della morte, ti si scioglie dentro a tutto il corpo, calda pallina rotta di sali da bagno. Fino a quel momento, attende - chiusa e muta. Se si sapesse dove cercare si riuscirebbe a trovarla, accoccolata nella piega dell'orecchio ad aspettare pazientemente il giorno giusto.