In quella primavera del 1996, sulle pendici dell'Everest, non mancavano i sognatori: le credenziali di molti aspiranti scalatori della montagna erano esili quanto le mie, se non di piu. Quando per ciascuno di noi veniva il momento di valutare le proprie possibilita e di soppesarle contro la sfida formidabile rappresentata dalla montagna piu alta del mondo, a volte si aveva l'impressione che meta della popolazione del campo base soffrisse di delusione clinica. Forse, pero, non sarebbe dovuta essere una sorpresa: l'Everest ha sempre attirato come una calamita ciarlatani, cacciatori di pubblicita, inguaribili romantici e altri individui con una presa non troppo salda sulla realta.