Se non si ha la propria terra sotto i piedi - anche questo pero deve essere sperimentato per essere compreso - ci si tiene meno diritti, si perde sicurezza, si diventa diffidenti verso se stessi. Non esito a confessare che dal giorno in cui dovetti vivere con documenti o con passaporti effettivamente stranieri non mi sono piu sentito completamente legato a me stesso. E rimasta per sempre distrutta una parte della mia naturale identita con il mio io originario. Sono divenuto molto piu riservato di quanto sia nella mia indole; io, il cosmopolita di un giorno, ho oggi incessantemente l'impressione di dover render grazie per ogni boccata d'aria che respirando tolgo a un altro popolo. Si capisce che a mente lucida riconosco l'assurdita di simili fisime, ma quando mai la ragione puo qualcosa contro un sentimento istintivo? Poco mi e servito avere educato per quasi mezzo secolo il mio cuore a battere da cosmopolita, da citoyen du monde: il giorno in cui perdetti il mio passaporto, scopersi a cinquantott'anni che perdendo la patria si perde ben piu che un circoscritto pezzo di terra.